Intervista ad Alessandra Venturelli – pubblicata il 22 gennaio 2016 dal Resto del Carlino

L’Esperta, I consigli della Venturelli per guarire i ragazzi dai rischi dell’Hi-Tech

Danni Neurologici e Poca Autostima

Bambini  che scrivono con mano incerta, il tratto tremolante, le parole mal collocate nello spazio della pagina. Bambini che scrivono lentamente e affaticano il polso e la mano. Le difficoltà nella scrittura, fino al disturbo di apprendimento denominato disgrafia, sono in crescita. “Una nostra ricerca del 2008 indicava un 20% di scolari, alla fine della quinta elementare, con inadeguato sviluppo grafo-motorio”: Alessandra Venturelli è un’autorità nello studio, nella prevenzione e nella cura dei disturbi della scrittura. E’ presidente di GraficaMente e della Associazione Italiana Disgrafie, nonché promotrice del “Metodo Venturelli”, un approccio pedagogico-didattico che facilita l’apprendimento della scrittura a mano, sia in stampato sia in corsivo. 

IL DIRITTO  di imparare a scrivere a mano: è la missione della “Campagna per il corsivo” (www.campaignforcursive.com) in corso negli Stati Uniti, dove le linee guida federali prevedono l’obbligo di insegnamento della scrittura a mano solo fino alla prima elementare. Sheila Lowe, scrittrice e grafologa professionale, è la portavoce.

Sheila Lowe, che succede negli Stati Uniti?

«Succede che la direttiva federale è stata adottata da molti stati. Poi una parte di questi, di fronte alle difficoltà create dal mancato insegnamento del corsivo, hanno fatto marcia indietro. Noi siamo impegnati a incoraggiarli».

Perché tante scuole hanno scelto l’abbandono di carta e penna?

«Perché non hanno capito gli effetti negativi sui bambini. Alcuni si lamentano per il tempo dedicato a un’attività che gli insegnanti più giovani reputano obsoleta. Ma molti di questi insegnanti, a loro volta, hanno difficoltà con la scrittura in corsivo, perciò si rifiutano di imparare a insegnarla».

Quali sono i rischi che si corrono abbandonando carta e penna?

«Negli ultimi anni c’è stato un enorme aumento dei disturbi di apprendimento nei bambini. Nelle scuole private è diverso: lì si insegna ancora il corsivo. Quindi chi frequenta le scuole pubbliche è svantaggiato, si torna all’epoca in cui la scrittura era riservata alle élite. Poi c’è da considerare che chi non sa scrivere in corsivo, nemmeno riesce a leggerlo. Ciò significa che avremo persone incapaci di leggere documenti antichi e fondativi della loro cultura. E non sapranno leggere nemmeno una lettera dei loro nonni. Che tristezza».

Articolo completo, presso Quotidiano.net, raggiungibile da QUI

Allarme USA, i giovani non sanno più scrivere

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