Oggiscuola.com: Ragazzi, mollate il computer e scrivete in corsivo

Un libro che è un appello al ritorno alla scrittura manuale e che è un racconto di come si possa sconfiggere la disgrafia. Si tratta di un disturbo dell’espressione scritta che riguarda il 20 per cento degli studenti italiani, dei quali maschi 8 su 10. In questo modo rieducando la motricità fine dei bambini anziché consegnandoli al computer. In Il corsivo encefalogramma dell’anima (La memoria del mondo, 159 pagine, 18 euro) una grafologa e uno psicologo spiegano i danni cognitivi, emotivi, relazionali che a bambini ed adulti può causare l’abbandono della scrittura a mano. Specialmente in corsivo, a favore dell’utilizzo esclusivo delle tastiere dei computer e degli smartphone.
Rif. https://www.oggiscuola.com/web/2020/02/28/ragazzi-mollate-il-computer-e-scrivete-in-corsivo-per-il-bene-di-anima-e-cervello-il-rischio-e-la-disgrafia-4/

ALESSANDRA VENTURELLI RICEVUTA IN SENATO

La dottoressa Alessandra Venturelli è stata ricevuta dalla 7^ Commissione del Senato per un’audizione sul seguente argomento: “Indagine sugli effetti della tecnologia digitale sugli studenti”. Di seguito trovate il link per chi vuole vedere il suo intervento in differita: http://webtv.senato.it/4621?video_evento=48601

Impatto del digitale sugli studenti

Indagine conoscitiva sull’impatto digitale sugli studenti, con particolare riferimento ai processi di apprendimento: audizione della prof.ssa Alessandra Venturelli, fondatrice e presidente dell’Associazione GraficaMente e dell’Associazione Italiana Disgrafie e docente presso l’Università degli studi di Ferrara.
http://webtv.senato.it/4621?video_evento=48601

Scrittura e disgrafia. L’I.C. di Montalto di Castro organizza incontri sul tema coinvolgendo genitori, alunni e gli stessi insegnanti.

« Ma come scrivi! » Storica frase pronunciata da insegnanti, madri, padri o adulti in genere, e rivolta a bambini/adolescenti con una penna in mano.

Il gesto grafico è uno degli atti che impariamo più precocemente nella vita, e “segna” in profondità il modo attraverso il quale rappresenteremo e racconteremo, per il resto della vita, il mondo che ci circonda. A parlarne è la vicepresidente dell’Associazione Italiana Disgrafie, dott.ssa Ricci, in una serie di incontri organizzati dall’Istituto Comprensivo presso la scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Montalto e Pescia Romana, l’11 e 12 novembre. Conferenze per insegnanti e genitori che hanno per oggetto “insegnare le corrette abitudini per prevenire le difficoltà di scrittura”, con riferimento alla costruzione del gesto grafico all’Infanzia e alla Primaria, e successivamente le sue trasformazioni in età adolescenziale. Perché parlare di scrittura? Perché si comincia a tenere in mano una matita già in età infantile, e quel gesto così creativo e potente evolve, si modifica e si complica tra i 5 e i 20 anni, diventando una vera radiografia di come siamo.                                            

Per i partecipanti alle conferenze organizzate dalla scuola di Montalto si apre un mondo quasi completamente inesplorato e allo stesso tempo sotto gli occhi di tutti: ogni volta che si ha a che fare con un bambino o un adolescente nell’atto dello scrivere, dietro il banco di scuola, nel chiuso della cameretta o in sede di esame, ogni volta che gli si chiede di fermarsi, sedersi, prendere un quaderno e una penna e fissare pensieri o numeri su fogli di carta, la questione del gesto grafico porta più preoccupazioni che delizie. Ne sanno qualcosa gli insegnanti che passano buona parte del loro lavoro leggendo e correggendo gli scritti degli studenti.

I dati presentati dalla Dott.ssa Ricci sono poco confortanti: tra il 2016-2017 la disgrafia in Italia risulta incrementata del 90,3% e, più in generale, le statistiche parlano di un incremento di studenti DSA del 314%. Il dato è allarmante. Eppure lo scopo di questi incontri a scuola non è ratificare lo stato di salute problematico della scrittura, ma parlare di buone pratiche in fase di osservazione dei nostri bambini/ragazzi. L’espressione buone pratiche conforta sia gli addetti ai lavori, sia un genitore  che osserva il figlio quando si appresta a fare i compiti. Lo stesso vale per la maestra e per la professoressa che insegnano a scrivere. Interessantissimo scoprire, allora, quanto l’osservazione sia importante per correggere il bambino che scrive: la posizione delle spalle dritte, la posizione del pollice e dell’indice nel tenere la penna, la posizione del mignolo e dell’anulare nel sostenere l’intera mano, la posizione dei piedi a terra come quella della schiena sorretta dal tronco, i gomiti sul banco. Piccole pratiche di osservazione, buone pratiche di prevenzione. Cose che non guardiamo più, o che derubrichiamo a inevitabili involuzioni dei tempi.

Ecco allora che siamo tutti invitati a non abdicare al ruolo di osservatori, e a non cavalcare il concetto di “vita frenetica quotidiana” per giustificare la mancanza di tempo da dedicare alla osservazione/correzione/prevenzione di abitudini scorrette di scrittura.

Gli spunti di riflessione per gli insegnanti sono molti, alcuni provocatòri per i tempi che corrono: far scrivere molto, far scrivere bene (esercizi di calligrafia), far scrivere a mano! Pensavamo che il “digitale” fosse il presente e il futuro, scopriamo invece che il gesto grafico manuale e il corretto controllo del complesso schiena-polso-mano-dita non sono sostituibili, perché trattasi di buone pratiche per prevenire le disgrafie, per favorire l’equilibrio psicomotorio, per migliorare la quantità e qualità della produzione scritta, addirittura per prevenire i problemi alla vista (a tutti noi sono venuti in mente immagini di ragazzi che scrivono schiacciati sui quaderni, con gli occhi quasi appiattiti su tablet, e dotati fin dalla tenera età di carini, sfiziosi, spesso costosi  occhiali da vista).

Ritengo dunque questi incontri organizzati dall’Istituto Comprensivo di Montalto decisamente interessanti per capire dove stiamo andando, come insegnanti e genitori, riguardo all’esercizio della scrittura dei ragazzi, e non mi sento per questo coinvolto in una sorta di battaglia di retroguardia, come si potrebbe pensare (grafica manuale versus grafica digitale, dove la prima ha già perso!). Apprezzo molto l’I.C. di Montalto che ha posto tra le sue priorità nel PTOF proprio la prevenzione delle disgrafie, e conferenze aperte al pubblico come queste sono valide iniziative di formazione e informazione.

Come insegnante di Lettere, per giunta a Montalto, sono vistosamente di parte. Ma quando si parla di buone pratiche per migliorare la crescita di figli e alunni, siamo tutti di parte. Sì, dalla loro parte.

                                       Prof. Alberto Puri
(Docente di Lettere I.C. Montalto di Castro)

                  

Se scrivi a mano, ci guadagni in salute e in intelligenza

Quali sono i benefici che puoi apportare al tuo corpo scrivendo a mano? Interessante articolo dal sito internet Di Lei.

13 maggio 2019 – Pc e tablet sono a portata di mano: vuoi per svolgere attività lavorative, vuoi per cercare informazioni o recensioni su una località che vorremmo visitare, questi dispositivi elettronici sono entrati nella nostra vita e ne sono parte integrante.

Corso Insegnanti a Rivanazzano (PV)

Sabato 19 maggio 2018 si è tenuto, presso la Sala Polivalente dell’Istituto Comprensivo di Rivanazzano Terme in Via Manzoni n. 1, il corso di formazione per insegnanti di scuola primaria e dell’infanzia “Il gesto grafico che prepara alla scrittura”, in cui sono state illustrate le basi del Metodo Venturelli® per preparare e avviare alla scrittura manuale, in un’ottica di prevenzione delle difficoltà grafomotori. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito www.istitutocomprensivorivanazzano.it

Il corso realizzato in collaborazione tra l’IC di Rivanazzano Terme e l’Associazione Italiana Disgrafie con sede a Faenza (www.associazioneitalianadisgrafie.it), è stato condotto da Patrizia Curci e Chiara Gilardoni, grafologhe educatrici della scrittura, formatrici del Metodo Venturelli® nelle scuole. È stata realizzata una parte teorica di presentazione della metodologia e una breve parte laboratoriale con esercitazioni e simulazione di attività didattiche, sia per la scuola dell’infanzia sia per la scuola primaria.

L’obiettivo principale del Metodo Venturelli® è portare in modo continuativo gli alunni della scuola dell’infanzia e primaria ad impadronirsi di corrette abitudini sia di carattere motorio e posturale, sia di tipo strettamente grafico, in particolare per quanto riguarda il pregrafismo, lo stampato maiuscolo e il corsivo, attraverso la proposta di un nuovo modello per facilitare l’apprendimento della scrittura manuale da parte di tutti i bambini. Sulla base di una ricerca di pedagogia sperimentale iniziata circa 20 anni fa, questo metodo è stato ideato e sviluppato dalla fondatrice Alessandra Venturelli, coadiuvata dal suo gruppo di ricerca, e si propone oggi come un valido strumento pedagogico-didattico a disposizione degli insegnanti, in una logica di continuità didattica tra scuola dell’infanzia e scuola primaria.

Durante il corso, sono state affrontate le tematiche più rilevanti per il corretto apprendimento della scrittura e sono state presentate attività e tecniche specifiche, messe a punto sulla base di precedenti sperimentazioni. Partendo dalle abilità di base indispensabili per imparare a scrivere, sono stati definiti gli obiettivi didattici da perseguire durante i 3 anni di scuola dell’infanzia e il primo anno di scuola primaria e sono state illustrate le attività proposte in continuità tra i due ordini di scuola. Uno spazio particolare è stato poi dedicato agli aspetti posturali e di presa degli strumenti grafici. Inoltre, sono state presentate le tecniche di preparazione e avvio alla scrittura secondo i criteri metodologici e i principi psico-pedagogici del Metodo Venturelli®, in particolare per quanto riguarda l’impostazione dei tracciati di pregrafismo, l’avvio allo stampato maiuscolo e al corsivo. La parte laboratoriale è stata prevalentemente dedicata alla presentazione di esercizi-gioco per favorire una corretta postura e presa degli strumenti grafici, e a brevi esercitazioni su attività grafo-motorie propedeutiche alla scrittura e sulle tecniche di insegnamento delle lettere in stampato e in corsivo.

Gli insegnanti che desidereranno approfondire le tematiche affrontate da questo corso avranno la possibilità di iscriversi al successivo corso di livello 2, che avrà un taglio prevalentemente laboratoriale e sarà focalizzato sulla applicazione pratica del Metodo Venturelli® nella programmazione didattica. Questo corso si svolgerà sabato 9 giugno e sabato 16 giugno, sempre presso l’Istituto Comprensivo di Rivanazzano Terme.